Pubblicato il 24/12/2024

Editato da María Baena

IN SINTESI

Il pensionamento porta a una riduzione significativa della solitudine a lungo termine, soprattutto tra le persone più istruite, anche se non mostra chiari effetti a breve termine. Le donne sperimentano un aumento iniziale della solitudine quando vanno in pensione prima dei loro partner, ma questo effetto si inverte nel tempo. I risultati suggeriscono che le persone si adattano al pensionamento aumentando il livello di attività svolte, riducendo i sentimenti di solitudine e isolamento.

CONTESTO

La solitudine e l’isolamento sociale sono importanti determinanti del benessere che hanno iniziato a ricevere un’attenzione significativa da parte dei responsabili politici.
Studi precedenti hanno dimostrato che la solitudine cronica è legata a un maggior rischio di problemi di salute fisica e mentale, nonché a una maggiore mortalità per tutte le cause.
In Europa, gli anziani sono i più esposti al rischio di solitudine, una situazione particolarmente rilevante dato il continuo invecchiamento della popolazione e il basso tasso di natalità.
I politici hanno risposto a queste tendenze demografiche posticipando l’età pensionabile, ma ci sono poche prove dell’effetto causale del pensionamento sulla solitudine.
L’impatto del pensionamento sulla solitudine può essere ambiguo, in quanto comporta sia la perdita di contatti lavorativi sia la possibilità di aumentare il tempo trascorso con amici e familiari.

DISEGNO DELLO STUDIO

I ricercatori hanno analizzato i dati dello Study on Health, Ageing and Retirement in Europe (SHARE) del 2013, 2015 e 2019 e inizio 2020, includendo 19.699 persone di 14 Paesi europei e Israele.
La solitudine è stata misurata utilizzando la versione breve a tre voci della scala UCLA Loneliness Scale, che valuta l’isolamento sociale, il senso di esclusione e la mancanza di compagnia, con punteggi che vanno da 3 (non solitario) a 9 (molto solitario).
L’analisi si è avvalsa di un quadro di variabili strumentali utilizzando le differenze nelle regole di pensionamento tra i Paesi e all’interno dei Paesi stessi, con un’età pensionabile legale che variava da 57,3 a 67 anni per Paese, sesso e coorte di nascita.
I RISULTATI

Le analisi hanno rivelato che il pensionamento ha ridotto significativamente la solitudine a lungo termine, corrispondente a circa un quarto della deviazione standard della scala di solitudine UCLA rivista.
Le donne hanno mostrato un aumento significativo della solitudine a breve termine(p < 0,10) e una diminuzione significativa della solitudine a lungo termine(p < 0,10), mentre per gli uomini non sono stati riscontrati effetti statisticamente significativi.
I partecipanti con un livello di istruzione elevato hanno registrato una riduzione significativa della solitudine e dell’isolamento dopo il pensionamento(p< 0,01), con un aumento medio di 0,5 nuove attività all’anno.
L’analisi a coppie ha rivelato che le donne hanno sperimentato una maggiore solitudine quando sono andate in pensione prima dei loro partner, ma questo effetto si è invertito quando anche i loro partner sono andati in pensione.
IN PRATICA

“I nostri risultati suggeriscono che le persone si adattano al pensionamento aumentando i loro livelli di attività e raccogliendo i benefici in termini di riduzione della solitudine e dell’isolamento sociale. L’analisi dell’eterogeneità mostra che ciò è particolarmente vero tra coloro che hanno un livello di istruzione più elevato”, hanno scritto gli autori dello studio.

FONTI

Lo studio è stato condotto da Sophie Guthmuller, Health Economics and Policy Group, Department of Socioeconomics, Vienna University of Economics and Business di Vienna, Austria. È stato pubblicato a novembre su Scientific Reports.

LIMITI

I ricercatori rilevano diverse limitazioni importanti dello studio, tra cui una perdita significativa di partecipanti nel corso del 2019 e dell’inizio del 20 (circa il 30% del campione) a causa dell’interruzione della raccolta dei dati a causa della pandemia COVID-19.

Inoltre, lo studio si concentra principalmente sugli effetti del pensionamento obbligatorio, che potrebbe non rappresentare appieno le esperienze di coloro che vanno in pensione anticipata o involontaria. I risultati possono anche essere influenzati dalle differenze culturali e dai diversi sistemi pensionistici dei Paesi partecipanti.

TRASPARENZA

Gli autori dichiarano di non avere conflitti di interesse rilevanti. Lo studio ha ricevuto finanziamenti dalla Commissione europea, dal Ministero tedesco dell’Istruzione e della Ricerca, dalla Max Planck Society for the Advancement of Science, dal National Institute on Aging degli Stati Uniti e da altre fonti di finanziamento nazionali.

Questo articolo è stato creato per Univadis.es utilizzando vari strumenti editoriali, tra cui l’intelligenza artificiale, come parte del processo. I membri della redazione di Univadis Spagna e Univadis Italia hanno rivisto questo contenuto prima della pubblicazione.

Fonti

Guthmuller S, Heger D, Hollenbach J, Werbeck A. The impact of retirement on loneliness in Europe. Sci Rep. 2024;14(1):26971. Published 2024 Nov 14. doi: Testo completo